A Napoli le sperimentazioni artistiche di Joan Miró in mostra alla Pietrasanta

Caserta. Apre sabato 5 dicembre alla basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli la mostra Joan Miró: per poi arrivare all’anima, organizzata da Navigare S.r.l. e curata da Achille Bonito Oliva con Vittoria Mainoldi. L’esposizione, visitabile fino a Pasqua 2026, presenta oltre 100 opere del maestro catalano provenienti da collezioni private, tra litografie, acqueforti e acquetinte realizzate tra il 1950 e il 1981.

Nel percorso espositivo sono esplorati il rapporto di Miró con il mondo dell’editoria, la grafica, la parola e le diverse tecniche di stampa. Sette le sezioni tematiche, da Miró litografo a Parole e segni, passando per Femmes, Oiseaux, Personnages e la parte dedicata a Ubu Roi.

“Miró è un artista totalmente libero, capace di un linguaggio che non si ferma davanti a nulla”, ha dichiarato Bonito Oliva durante la presentazione. “Per certi aspetti lo definirei un po’ napoletano, per la sua instabilità creativa e l’assenza di retorica”.

Tra le opere esposte spiccano Centenario Mourlot (1953), Serie II, blu e rosso (1961), Los vigias (1964) e Midi le trèfle blanc (1968).
La mostra, patrocinata dal Comune di Napoli, Consolato di Spagna e Instituto Cervantes, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30, e nei festivi fino alle 20.30. Biglietti da 13 a 15 euro; prevendite su Ticketone.

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