Caserta. Avrebbe omesso di versare l’Iva indicata nella dichiarazione annuale. È l’accusa contestata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ad una società con sede a San Tammaro, nel Casertano, operante nel settore del commercio di apparecchi e accessori di impianti idraulici; all’azienda e al suo rappresentante legale, la Guardia di Finanza, che ha effettuato le indagini su delega della Procura, ha sequestrato beni e danaro per tre milioni di euro, somma ritenuta pari all’importo dell’Iva non versata.
L’inchiesta è partita da una verifica effettuata dall’Agenzia delle Entrate di Caserta sulla base del protocollo siglato tra l’Autorità giudiziaria, il Comando Provinciale di Caserta della Guardia di Finanza e la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate. È emerso che la società non avrebbe versato nel 2022 l’Iva dell’anno precedente; la Procura ha così chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’emissione del decreto di sequestro preventivo dei beni aziendali.
Nell’anno 2025, rende noto la Procura di Santa Maria Capua Vetere guidata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, i sequestri operati dall’ufficio giudiziario nell’ambito di indagini realizzate dalla Guardia di Finanza sui reati fiscali commessi in particolare da aziende, hanno permesso di recuperare e restituire all’Erario oltre 125 milioni di euro.
