Softlab un dramma annunciato, al via licenziamenti per 146 lavoratori

Caserta. La procedura di licenziamento collettivo avviata da Softlab Tech Srl, che coinvolge 146 lavoratori e segna la chiusura definitiva dell’azienda entro il 31 dicembre 2025, riaccende i riflettori sulla crisi industriale del casertano e sulle promesse mancate della reindustrializzazione dell’ex polo Jabil di Marcianise. Sulla vicenda interviene la candidata del Movimento 5 Stelle alle regionali della Campania, Carmela Mucherino, che denuncia l’assenza di una strategia industriale credibile e chiede un intervento urgente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per garantire tutele e prospettive ai lavoratori coinvolti. Di seguito il comunicato stampa.

“La Softlab Tech Srl ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 146 dipendenti rimasti, a seguito dell’annuncio della cessazione definitiva delle attività prevista per il 31 dicembre 2025, quando scadrà l’ultima CIGS.

Il territorio casertano perde così un’altra realtà produttiva, aggravando ulteriormente una situazione occupazionale già drammatica. Tra i 146 lavoratori coinvolti ci sono molti ex dipendenti Jabil di Marcianise che nel 2018 avevano accettato la ricollocazione in Softlab. Una vicenda che si chiude nel modo peggiore dopo sette anni di promesse mancate, nonostante i 18 milioni versati da Jabil per la ricollocazione e i 12 milioni stanziati da Invitalia tramite il Fondo di Garanzia per le Grandi Imprese in Difficoltà.

I segnali di allarme c’erano già tutti: dal 2020 la Softlab, nonostante abbia preso i soldi e l’impegno, non ha mai avviato realmente i progetti annunciati e dal 2022 sono iniziati i mancati pagamenti di stipendi e contributi. Ora ci si chiede cosa intenda fare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ai lavoratori casertani servono certezze, non l’ennesima soluzione tampone.

Serve una politica industriale seria e di lungo respiro, non interventi estemporanei che si esauriscono nel giro di pochi anni lasciando sul campo famiglie distrutte e territorio impoverito.

È in gioco la dignità di persone che da anni vivono nell’incertezza e la credibilità delle istituzioni.

Serve un programma chiaro e lungimirante che restituisca alla provincia di Caserta quel riscatto atteso da troppo tempo, attraverso vere politiche di rilancio industriale del territorio”.

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