CASERTA. Foto di rito e via alla conferenza di presentazione dei nuovi DS e Mister della Casertana. Sicuro di sé come al solito il direttore Alessandro Degli Esposti, emozionato ma consapevole di quanto dovrà dare alla piazza, mister Federico Coppitelli.
“Spero di non ripetere l’esperienza dello scorso anno – he esordito D’Agostino – Azzeriamo quanto successo per partire con un progetto duraturo”. E in quest’ottica si sono materializzate le scelte del ritorno “del figliol prodigo” Degli Esposti (così definito dal presidente) e del tecnico Coppitelli.

“Voglio ricreare un ambiente positivo, in quanto ho una grossa responsabilità perso questa piazza e la dirigenza – ha esordito il diesse – Sono molto motivo e la lontananza da questo ambiente e da questa città mi ha dato modo di apprezzare la valenza di questo club. Ringrazio il presidente e tutte le persone che in questo tempo mi hanno di mostrato stima e fiducia”.
Poi ha spiegato che, per completare l’organico, si rende necessario sfoltire la rosa in quanto “ci sono più di venti contratti ancora in essere. È Nostra premura andare a costruire la migliore squadra possibile, pertanto dobbiamo togliere per costruire”. E ha poi rassicurato: “Abbiamo individuato quei quattro, cinque elementi necessari al progetto”.
E se quello del diesse Degli Esposti, così come é stato definito dal presidente D’Agostino è stato il ritorno del “figliol prodigo”, la novità è rappresentata dall’allenatore. Che, più di una scommessa, ha detto il patron rossoblù, è una certezza. E i trofei collezionati con le Primavere di Torino, Lecce e Roma parlano per lui.
Ora però lo attende un banco di prova importante, in una piazza blasonata che esce scottata da un campionato di grande sacrificio e sofferenza: “Ho la consapevolezza – ha detto – di cosa siano Caserta, una piazza che conosco, e la Casertana. Il mio credo – ha aggiunto – è chiedere molto a me stesso e ai calciatori di cui dispongo. L’obiettivo – ha poi sottolineato il tecnico romano – è quello di creare un ambiente positivo: voglio portare entusiasmo per il raggiungimento degli obiettivi”. Poi una precisazione: “Per me al centro del progetto c’è il calciatore, in seguito sarà la costruzione della squadra a definire il tutto”. E sul modulo che vorrà adottare ha detto: “Prediligo il quattro difensori, tre centrocampisti e due esterni con una punta centrale”.

Insomma le idee chiare ci sono. L’importante è creare le componenti giuste per far sì che il tecnico possa lavorare con serenità e consapevolezza di avere a disposizione un organico adeguato. E Degli esposti e il presidente stanno lavorando in tal senso. E gli ingaggi orami conclusi di Pezzella, Toscano e Mulè dall’Avellino, che si aggiungono ai confermati Llano, Kontek, Bacchetti e del richiestissimo Galletta sembrano andare in tal senso.
Poi D’Agostino ha voluto porre l’accento sugli errori dello scorso anno precisando che “se errori ci sono stati, sono quelli della scelta del direttore sportivo e dell’allenatore” riferendosi ovviamente a Trevisan e Iori.
